Sarà che stiamo preparando questo viaggio, sarà che la prima volta che voli dall’altra parte del mondo non lo dimentichi. In questi giorni penso spesso ad aprile 2013. Ci stavamo preparando ad andare in America 3 settimane con un intenso corso di inglese, un netto taglio alle spese e tutta una serie di procedure burocratiche per avere il passaporto!
La foto che vedete qui su è di quei giorni. Ci siamo seduti a Central Park e lì ci siamo accorti di quanta strada avevamo fatto, insieme.
Il racconto di questo viaggio lo ho fatto qui, su questo blog Lemillebolleblu. Spero vi piaccia, iniziava così.
Quando ho cercato su Google “cosa fare nei voli intercontinentali” una delle prime parole uscite è stato “trombosi”. Tanto per stare tranquilli. “Per scongiurare la trombosi prendere mezza aspirina prima di partire”, altri consigli erano vestirsi comodi così – perché prendo sempre alla lettera i consigli che mi sembrano sensati – ho scucito addirittura un piccolo bottone della camicia. Me lo figuravo piantato nella schiena tutto il viaggio e mi immaginavo le maledizioni che mi sarei autoinflitta se non lo avessi sradicato prima del decollo. “Bevete molto e idratatevi prima di partire, in aereo ci si gonfia e disidrata” io ho bevuto fino a non poterne più e consumato la tutta la Niveache avevo in casa versandomela addosso copiosamente. Nessuno però mi aveva detto di non accettare il cibo in aereo. Quello è la fonte principale di malesseri vari ed eventuali. Il mio consiglio è quello di tenere il solito abbigliamento, andare cauti con la crema che potrebbe servire la prossima estate ma non mangiare quelle scatolette dal packaging invitante (solo quello) offerte a bordo. Portatevi un panino, biscotti, caramelle. Ma rispondete con un sorriso e un “No grazie” all’hostess che vi porge la scatoletta con il pasto. La prima scatoletta era una specie di pizzetta, tipo una bruschetta. Sopra c’era una spatolata di pesto, sormontata da qualche pomodoro schiacciato dal formaggio con il maggiore peso specifico del mondo. La seconda scatoletta era pollo (forse) e spaghetti. Per fortuna le luci erano piuttosto basse e i miei ricordi riguardano quello che ho potuto solo intuire.