Ha gli occhi vispi e una lunga barba che non aveva quando è partito, ormai tanti mesi fa. E’ Matteo Baraldo, protagonista della nostra seconda “intervista al viaggiatore”. Anche lui ha deciso dimollare tutto e cambiare stile di vita, rallentare e decrescere. Lo ha fatto lasciando la scrivania e partendo per il Sudamerica. Attraverso queste semplici domande vogliamo capire cosa lo ha spinto a intraprendere questo percorso e dove lo porterà. Auguriamo a lui buon viaggio, e a voi buona lettura. Leggi qui la prima intervista al viaggiatore.
1) Cosa spinge una persona a mollare tutto, anche un lavoro stabile, e partire?
Mollare tutto, due parole che messe insieme fanno un po’ paura, no? Personalmente quello che mi ha fatto prendere una decisione del genere è stato che, a quasi 30 anni, mi ritrovavo a vivere una vita “monotona” sempre uguale, dove il sistema si era impadronito di me, senza che me rendessi conto. Nella norma a 30 anni un essere umano pensa alla famiglia, io invece no, ho voluto semplicemente fare un investimento nella mia vita facendo esperienze che deviano dal solito viaggio, portando a casa un bagaglio spirituale ed emozionale fuori dal comune, regalatomi dal cammino e che nessuno mi toglierà mai. Penso che siamo schiavi del tempo, ci preoccupiamo molto di questo, quando alla fine ne abbiamo in abbondanza. Tempo che ci permette di investire su noi stessi, ci fa evolvere e crescere, a patto che ci ascoltiamo e lo vogliamo.
2) Com’era la tua vita prima di questo viaggio e come questo viaggio ti sta cambiando?
Continua a leggere l’intervista a Matteo qui.
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