Una giornata è di sole 24 ore, ma quando lavori e poi inizi a dedicarti anche all’organizzazione del giro del mondo il tempo sembra ancora di più assottigliarsi.
Quello che ho notato nell’organizzazione di un giro del mondo è che si ha spesso la tendenza all’accumulo, mentre invece si dovrebbe ridurre. L’accumulo spesso è collegato all’ansia di voler vedere tutto! Questo è sicuramente possibile, anzi auspicabile, ma per noi che abbiamo organizzato questo primo giro del mondo con delle tappe e dei tempi più serrati, la cosa migliore è organizzarsi per incastrare tutto… un passo alla volta.
E se è necessario tagliare qualche tappa, perdonatemi, meglio eliminarla. Sarà per un’altra volta. All’inizio ad esempio io avrei voluto visitare anche il Giappone, ma alla fine ci siamo resi conto che era impossibile vederlo… e anche Marianna, aveva qualche idea in più, ma ci siamo resi conto che certi posti erano un po’ fuori mano, e il nostro primo itinerario non corrisponde affatto alla prima bozza di viaggio che avevamo in mente.
Ma è anche questo il bello del viaggio: incastrare tutto… un pezzo alla volta. Farsi guidare da un pizzico di incoscienza, ma tenere bene i piedi per terra, senza mai fare il passo più lungo della gabbia. Per quella che è la nostra idea di viaggio, un’idea di appoggio, del luogo in cui si dormirà, un pezzettino di itinerario deve sempre essere in parte organizzato, per stare più sereni... e godersi al meglio il piacere della scoperta.
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