Le previsioni meteo l’avevano prevista, ma noi non ci credevamo. Anche se avevo detto a Marianna di portare il k-way e lasciare la macchina fotografica a casa, nel caso in cui fosse venuto il diluvio. Eppure, 8 ore per strada e nulla, solo sole e qualche nuvola.
Abbiamo percorso la Avenida Diagunal fino all’incrocio con Passeig de Gracia, lì abbiamo trovato un splendida esposizione di foto dell’agenzia EFE: “75 años en fotos”, all’interno dei giardini di Palau Robert. In 75 foto abbiamo ripercorso la storia recente del popolo spagnolo, incontrando sul nostro cammino anche questo albero imponente, che ha avuto bisogno di un sostegno artificiale per non crollare.

Scendendo poi verso il mare, abbiamo incontrato la solita, enorme calca di turisti che a tutte le ore del giorno e della notte sembrano animare questa città.
E poi le varie case, anche queste strapiene di turisti, dalle quali ci siamo tenuti ben alla larga. Andando verso la città vecchia, invece, un piccolo momento di inaspettato relax ce lo siamo goduti all’ingresso dell’Archivio storico della città: ombra, panchina, wifi gratuito e questa bella fontana.

Ritrovato Andrea, abbiamo passato qualche ora di risate sulla Rambla e poi ci siamo separati: noi abbiamo attraversato il Barrio Gotico, El Raval e El Born, quartieri più popolari e genuini (dove abbiamo trovato anche dei tifosi dell’Olanda, con tanto di balcone decorato), per ritrovarci al Parc de la Ciutadella, il parco più bello di Barcellona, con la sua splendida fontana.

Certo, mentre pensavamo a quanto ci stessero iniziando a far male i piedi, Marianna ha proposto di scaricare qualche applicazione che calcoli i km che stiamo percorrendo. Tra ieri e oggi non abbiamo preso neanche un mezzo pubblico, e abbiamo usato solo le nostre gambe, credo per non meno di 25 km percorsi finora.

Abbiamo quindi ripercorso il lungomare e ci siamo immessi di nuovo sulla Rambla, ma solo per una sosta rapida nel fin troppo commerciale mercato della Boqueria: i negozietti di frutta già tagliata a prezzi improponibili hanno fagocitato gli esercizi commerciali più storici (almeno stando a quello che ricordavamo). Un luogo che ha perso un po’ del suo fascino, ma che merita sempre una sosta (qui abbiamo preso un etto e mezzo di bacche di goji, che tanto ci piacciono).

Ed è stato tornando a casa, verso le 19, che ci ha beccato in pieno. Sembrava che il meteo non c’avesse preso, e invece ecco la pioggia. Siamo tornati verso plaza Molina indossando i nostri fedeli k-way mentre il cielo buttava giù acqua senza sosta, e continuava ad aumentare. La leggera pendenza verso la parte alta della città si faceva sentire, la pioggia pure, ma non abbiamo mollato. Dopo un’ora di camminata siamo arrivati sani e salvi (ma inzuppati) a casa, dove solo un piatto di pasta tipicamente italiano è riuscito a tirarci su.

Viva Barcellona, un po’ meno la pioggia.
Hey ciao! Vi ho nominati per il Lovely Blog Award 😉
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S.
http://andoutcomesthegirl.wordpress.com/2014/06/17/the-lovely-blog-award/
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Wow, grazie, siamo onorati! Corriamo a leggere il tuo post 🙂
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